Come ricorderete, tempo fa, avevamo sollevato il caso Cuzzocrea e gli avevamo posto dieci domande su passaggi del suo operato di rettore all'Università dMessina molto imbarazzanti e spinosi, che vi riproponiamo qui, alle quali non aveva mai dato risposta nonostante fossero state riprese dai giornali.
Adesso giunge, come riportano molti articoli di giornale in questi giorni, pubblicati da Repubblica, da La Verità, dal Fatto quotidiano, un nuovo scandalo sui rimborsi "d'oro", nato dalla denuncia in procura del coraggioso Paolo Todaro (amico di Trasparenza e Merito), segretario del sindacato Fgu Gilda Università e senatore accademico all'ateneo di Messina, il quale già in precedenza aveva segnalato problemi e criticità nell'operato del rettore, in più occasioni e a più riprese, presentando diffide e segnalazioni a vari organi, come l'Anac e il ministero. L'ammontare dei rimborsi incriminati supera i due milioni di euro in un periodo relativamente breve, dal 2019 al 2023. A parte quello che appare un uso disinvolto dei soldi pubblici, in generale, a finire sotto i riflettori, delle somme relative a missioni e trasferte stravaganti, quali ad esempio le competizioni ippiche, di cui Cuzzocrea è appassionato.
Le questioni che avevamo già sollevato in passato, relative all'eccesso di potere nelle sue mani (quasi come fosse una sorta di re o "dittatore" nell'ateneo), alle pubblicazioni gonfiate, alla laurea in Albania all'Università di Tirana conseguita in una situazione di apparente sdoppiamento rispetto agli incarichi istituzionali, ai conflitti di interessi in alcune precedenti commissioni di concorso, a ingerenze su nomine di unità operative complesse del policlinico universitario, eccetera, unite alle più recenti denunce gettano sull'operato del rettore delle ombre così grandi che dovrebbero indurlo a trarne le conseguenze, con le dimissioni, in modo da liberare l'istituzione universitaria (e in questo caso anche la presidenza stessa del rettori d'Italia) dal peso delle accuse mosse che appaiono gravi sul piano dell'etica pubblica, al di là degli eventuali reati sui quali deciderà, con i suoi tempi (purtroppo biblici), la magistratura.
Qui sotto trovate i pdf degli articoli sul caso usciti in questi giorni:
La Verità e altri quotidiani come Messina Today, etc.
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