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Uni Pisa: annullato concorso di Scienze dello Sport dopo la segnalazione di un iscritto a Tra-Me

Si iniziano a vedere dei tangibili risultati nell'atteggiamento anche psicologico dei candidati ai concorsi: segnalazioni, ricorsi e denunce di irregolarità sono l'unico modo per creare dei precedenti e dei deterrenti importanti.

Il consiglio che ci sentiamo di dare a tutti i nostri colleghi , che poi è il decalogo che simboleggia l'attività di "Trasparenza e Merito", è quello di segnalare subito quando i bandi sono irregolari, di fare ricorso se un ateneo o un dipartimento prosegue nella illegittima procedura nonostante la segnalazione in autotutela o diffida al rettore, e poi di denunciare la condotta materiale della commissione qualora i criteri siano stati ritagliati e predeterminati o emergano, dall'accesso agli atti, palesi comportamenti irregolari. Solo in questo modo, nell'interesse di tutti i cittadini e di tutti gli studiosi seri, è possibile cambiare le modalità di reclutamento nell'Università italiana.

A questo proposito, recentemente, un nostro iscritto - che ha segnalato già altre volte alcuni bandi - è riuscito a far annullare un altro concorso, stavolta scenario del bando irregolare è l'Università di Pisa.

Nel gennaio 2018 il Consiglio di Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale aveva messo a bando un posto di professore associato, settore concorsuale 06/N2 - Scienze dell'esercizio fisico e dello sport, settore scientifico-disciplinare M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie. Tra i requisiti del bando per l'ammissione alla procedura di chiamata era menzionato "lo svolgimento di attività assistenziale, il diploma di laurea in Medicina e Chirurgia e la Specializzazione in Medicina interna o discipline equipollenti o affini", nello specifico "attività assistenziale presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana". Il collega, nel marzo 2019, presentava al rettore una istanza di annullamento della procedura perché il settore concorsuale messo a bando nella declaratoria non prevede espressamente attività assistenziale come requisito di ammissione. A questo punto, come si può leggere nel decreto di annullamento firmato dal rettore, "considerato che uno dei principi essenziali nelle procedure per il reclutamento del personale consiste nel favor partecipationis ovvero nell'interesse pubblico all'ampliamento della platea dei candidati", nel rispetto dei "principi inerenti alla legittimità e alla correttezza che sono alla base dell'operato della Pubblica Amministrazione", il concorso è stato annullato ai sensi degli artt. 21-octies/21 nonies della legge 241/1990.


Leggi il decreto integrale di annullamento del concorso da parte del rettore dell'Università di Pisa



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